
Social al Contrario: Perché Oggi Diventi Famoso se Fai lo Stupido
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Smettiamola di Far Arricchire (e Rendersi Famosa) Gente Ignorante
Viviamo in un’epoca dove la viralità premia la stupidità. Dove si diventa famosi — e spesso ricchi — non per talento, competenza o creatività, ma per il nulla assoluto… o peggio, per comportamenti tossici, ignoranti e spesso pericolosi. E se pensi che sia solo un “problema italiano”, ripensaci: il virus della fama immeritata è globale.
Dall’America con orrore
Negli Stati Uniti (e in tutto il mondo), alcuni personaggi hanno raggiunto la celebrità per motivi che dovrebbero farci vergognare, non cliccare “Segui”.
Johnny Somali
Un esempio lampante è Johnny Somali, noto per i suoi video razzisti e provocatori in giro per il Giappone. Invece di essere ignorato o condannato in massa, è diventato virale. Perché? Perché fa “spettacolo”, anche se lo spettacolo è squallido, offensivo e culturalmente tossico.
“17 Diapers” – L'infermiera diventata meme
Un altro caso assurdo è quello dell’infermiera soprannominata “17 Diapers” su TikTok, diventata virale per contenuti volgari e insensati mentre indossava la divisa da lavoro. Più che denunciare il degrado del messaggio, molti utenti l’hanno celebrata come “icona”. Cosa comunica questo alle nuove generazioni?
Alissa “BBL Drip Queen”
E non dimentichiamo profili come quello di Alissa, una giovane influencer diventata virale esclusivamente per la sua trasformazione estetica post-chirurgia, ostentata in ogni contenuto. Nessun messaggio positivo, nessun valore aggiunto. Solo corpi, filtri e caos.
In comune, queste “celebrità dell’assurdo” hanno una cosa: fama senza merito, popolarità costruita sull’ignoranza o l’eccesso.
In Italia? Peggio: TikTok è una giungla
Anche nel nostro Paese, i social — TikTok su tutti — premiano chi fa il pagliaccio, chi urla, chi insulta, chi racconta bugie, chi si espone con ignoranza e zero consapevolezza. Ci sono profili seguitissimi che ogni giorno sfornano contenuti completamente vuoti, eppure con milioni di visualizzazioni.
di 5 influencer italiani diventati famosi (o famigerati) per comportamenti controversi, messaggi negativi o contenuti trash, piuttosto che per veri talenti o valori:
1. Rita De Crescenzo
Ex detenuta diventata star di TikTok, è famosa per i suoi video caotici, linguaggio volgare, e una narrazione di sé completamente scollegata da ogni senso di responsabilità. Venerata da alcuni giovanissimi, rappresenta l'esaltazione dell’eccesso senza filtri.
2. Andrea Diprè
Avvocato e influencer del trash estremo, noto per aver lanciato personaggi borderline (come Sara Tommasi e tante pornostar) in contesti degradanti. Ha costruito la sua fama sull’eccesso, lo squallore e l’autoglorificazione.
3. Edoardo Tavassi
Influencer e volto da reality, noto per il suo modo di fare sopra le righe, battute discutibili, e l’immagine da eterno “giocatore simpatico” che spesso sfocia nella volgarità. La sua popolarità è cresciuta non per contenuti, ma per spettacolarizzazione di sé.
4. Alessandro Basciano
Modello e influencer, noto per partecipazioni a programmi come Uomini e Donne e il GF Vip. Criticato per comportamenti aggressivi, machismo tossico e atteggiamenti narcisistici, spesso usati come “modello” da giovani che confondono forza con arroganza.
5. Taylor Mega
Influencer che ha costruito la sua immagine su lusso sfrenato, chirurgia estetica, provocazione e dichiarazioni spesso superficiali. Viene spesso accusata di promuovere uno stile di vita irrealistico e tossico, specie verso un pubblico femminile giovane.
E la colpa di chi è?
Nostra.
Perché siamo noi che guardiamo, commentiamo “per ridere”, condividiamo “per far vedere che ridicolo è”, seguiamo “per curiosità”.
Ogni azione nostra è denaro per loro. E l’algoritmo non distingue tra chi ama o odia. Distingue solo chi guarda, interagisce, clicca.
Perché è dannoso?
- Premiamo il disvalore: l’ignoranza viene percepita come strategia vincente.
- Spegniamo il talento: chi ha qualcosa di bello o utile da dire viene soffocato dal rumore.
- Formiamo male i giovani: i modelli che vedono sono quelli di chi “sfonda” con il nulla.
Perché succede?
Perché i social premiano l’estremo, lo scandalo, lo strano. Perché siamo attratti da ciò che ci fa indignare, arrabbiare o semplicemente ridere del degrado altrui. E così facendo, costruiamo imperi sulla mediocrità.
Cosa possiamo fare?
- Ignorare chi non merita: smetti di guardare, commentare, parlare di loro.
- Sostenere chi crea valore: un like a un progetto utile vale più di 100 commenti a un cretino.
- Creare contenuti alternativi: anche tu puoi contribuire alla rete intelligente.
- Educare e parlare: con amici, figli, studenti. Spieghiamo che viralità non è sempre sinonimo di valore.
GuadagnaSmart nasce per chi vuole costruire, non distruggere.
Per chi vuole usare internet per migliorare se stesso, non per guardare il degrado altrui.
Sosteniamo la creatività, la competenza, la cultura. Perché i social non sono cattivi… ma siamo noi a decidere chi alimentare.